|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Le fucine e i magli |
|
Uno dei principali fattori di sviluppo dell’economia della
Valle Camonica è rappresentato oggi, come nel corso dei secoli e della storia,
dalla lavorazione del ferro e dalle attività metallurgiche correlate.
Il territorio montuoso caratterizzato dalla
presenza di vene metallifere, la presenza determinante del fiume Oglio e dei
suoi affluenti, oltre a denotare il paesaggio naturale, ha dato vita ad
un’economia di sopravvivenza e di sviluppo per la comunità della valle e dei comuni
vicini.
La Valle Camonica è stata a lungo il centro dei traffici e degli scambi commerciali sia italiani che europei, sia
per il ferro, che per i materiali prodotti dalla fusione dei minerali, sia per
la possibilità di navigare le sue acque per tutto il territorio, sia per la
tecnica e la specializzazione raggiunta.La tradizione risale al Medioevo, con
testimonianze di fucine attive già nel 1300. A partire poi dalla fine del secolo
scorso si sviluppa la siderurgia moderna sino alla trasformazione industriale
del Novecento, legata anche alla costruzione della ferrovia che proietta la
valle in un’economia sempre più allargata.
La secolare tradizione della lavorazione del ferro è tenuta in vita nelle fucine di Bienno con l’ausilio degli stessi magli
tramandati nei secoli di storia. A partire dalla lavorazione della ghisa che
viene lavorata nella fucina ”grossa” per ottenere il ferro e l’acciaio, sino
alla lavorazione nelle “fucine minute” dove si producevano attrezzi agricoli,
dalle miniere ai forni, ai magli, l’intero ciclo di produzione era consolidato
in tutto il territorio e ha lasciato testimonianze di un’economia forte e
incancellabile.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|