Gianico: tradizione, arte, recupero urbanistico
 
25040   Gianico
 

Santuario della Madonna del Monte

Panorama dai prati di Gianico

 
Chiesa o luogo sacro Borgo o centro storico

 
A piedi

 
Paesaggistico Storico Architettura rurale

 

Da molti anni si può vedere, percorrendo di notte la strada statale tra la bassa e media Vallecamonica, una chiesa illuminata e il suo campanile di granito. Colpiva questa illuminazione, continua in ogni stagione dell’anno, perché unica nella vallata. Nel maggio del ‘99, durante le feste decennali della Madonnina del Monte, dette “la funsciù”, mi sono resa conto di persona di quanto Gianico fosse devoto alla sua Madonna dal lontanissimo 1536, quando “il suo popolo -come si legge in un affresco antico nella casa del custode della chiesa- desideroso d’essere liberato dal grandissimo pericolo, che gli soprastava, di essere oppresso dalla valle Vedetta, fece voto di fabbricare questa chiesa in onore della beata Vergine, sotto il titolo di S. Maria delle Grazie, il che subito miracolosamente ottenne”.


Della chiesa primitiva resta ben poco; infatti, nel ‘700 fu ampliata ed assunse l’attuale forma barocca. Accanto le fu costruito l’imponente campanile, cui pochi anni fa sono stati rifatti la cella campanaria e la cupola di rame. M’è stato detto che le due campane hanno voce squillante ed argentina perché fuse con l’argento dei gioielli delle donne di Gianico. La strada che conduce al santuario (vi consiglio di percorrerla a piedi) è immersa fra i castagni: è molto suggestiva soprattutto nella stagione primaverile ed autunnale. L’ultimo tratto è sostenuto da alti muri costruiti a secco, con grossi massi in evidenza. Nel sagrato, con magnifica vista sulla valle, ci sono due grossi cipressi, cavi nel tronco, certamente più che centenari. I custodi possono illustrarti la chiesa nei minimi particolari. La famosa Madonnina in trono, protetta da una custodia barocca, é cinquecentesca, ben scolpita e ben conservata. Ogni dieci anni viene portata in solenne processione per le strade del paese, riccamente ornato di rami d’abete e magnifici fiori di carta colorata, e poi riportata nel santuario.
Nella chiesa potrete ammirare anche bei quadri di buona scuola veneta settecentesca; un po’ nascosta dietro la Madonnina c’è una pregevole pala di Palma il Giovane che rappresenta una Natività, dove una schiera di bambini portano pannicelli per asciugare una paffuta Maria Bambina che ha appena fatto il bagnetto.



Il paese merita senz’altro una visita accurata per le belle strutture d’architettura contadina, per i portali ed alcune case signorili dei nobili Fiorini del 1600, ricche di loggiati con arcate sostenute da delicate colonnine di pietra di Sarnico.
Una piacevole sorpresa nel centro di Gianico: una piazza chiamata “Campo aperto” realizzata dall'architetto Giorgio Azzoni e dalla scultrice Franca Ghitti, con il contributo di molti cittadini. È utilizzabile per attività collettive, ricreative e culturali, cortile della memoria comune dell’uomo, del suo lavoro, di luoghi, materiali, usi e conoscenze, ricca di oggetti simbolo, dove un lungo muro è stato sostituito da una specie di palizzata formata da vecchie traversine del treno, sulle quali sono collocate piastre di ferro, che recano scritti, in dialetto, i soprannomi di ogni famiglia del paese. Vedrete una piazza pensata e realizzata perché diventasse luogo pubblico da vivere, dimostrazione che qualcosa di positivamente diverso è possibile, anche ai giorni nostri (dall’opuscolo “Campo Aperto a Gianico”).






Note:
le feste decennali della Madonna del Monte vanno sotto il nome popolare di "Funsciù", a indicare le funzioni religiose e i riti che caratterizzano i tre giorni di festeggiamento per la miracolosa effigie conservat nel Santuario.
L'esposizione in parrocchia della statua della Vergine diviene anche l'occasione della sagra paesana, che richiama migliaia di partecipanti da tutta la Vallecamonica per ammirare il paese addobbato con luminarie, rami d’abete e fiori di carta e i fuochi d’artificio

Da vedere:
la pala sull’altare maggiore di Palma il Giovane all’interno del Santuario, il centro storico e la piazza “Campo aperto”

Periodo storico:
il santuario della Madonna del Monte è un santuario mariano eretto per voto antico nel 1536, ma è stato ricostruito con la forma attuale nel 1752


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
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