Edolo: Un paese di granito
 
25048   Edolo
 

Frazione di Mu

 
Chiesa o luogo sacro Villa o palazzo Borgo o centro storico

 
A piedi In bicicletta

 
Paesaggistico Storico

 

La piazzetta dell’antica chiesa di San Giovanni Battista in Edolo è un chiaro esempio di come si possa ristrutturare con gusto. Mi pare che, in questo caso, oltre al gusto ed all’esperienza tecnica, ci sia anche della poesia, ci sia l’amore per il granito del nostro Adamello, ci sia il desiderio di creare un luogo dove la gente si possa riunire per chiacchierare, per giocare, per volersi bene, per godere del fresco delle serate estive. Il tremolio delle betulle, in un angolo, sembra essere messo apposta per creare contrasto armonioso tra la forza del granito e la delicatezza delle foglie.
La chiesa, il campanile di granito, ricostruito secondo le forme originali, alto e slanciato, il raffinato pronao si offrono generosamente ed il godimento estetico risulta puro e profondo. E’ da visitare senz’altro l’interno della chiesa, dove gli affreschi del presbiterio di Paolo di Cailina il Giovane (1530-1535) creano un’atmosfera di leggerezza e di lirismo, dove il manto rosa della Maddalena abbraccia la croce con una dolcezza che nulla ha del dolore disperato della morte.



Le vie del centro storico, selciate o lastricate, offrono un caldo esempio di struttura medioevale con le loro dimore signorili, ricche di portali in granito bugnato, di porte chiodate, di loggiati in legno, di decorazioni, nella casa Zuelli, di carattere romanico.
Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente, ricchissima di opere d’arte, potrete ammirare le sculture lignee di alta qualità e raffinatezza di Pietro Ramus, artista che, insieme alla sua famiglia, aprì la strada a quella scuola di scultori, di cui fu maestro e ispiratore, che va dallo Zotti al Picini, al Simoni, al famoso Andrea Fantoni. Questi artisti ornarono la media ed alta Vallecamonica nei secoli XVII e XVIII, il periodo del delicato barocco lombardo.
Giungendo a Edolo dall’alta valle si vede spuntare tra i prati, come nascesse tra gli alberi, il bel campanile di pietra lavorata, aggiunto nel ‘700.



Per chiudere degnamente l’itinerario potete salire, lo si può fare in macchina, percorrendo circa un chilometro di strada asfaltata, sulle montagne a nord di Edolo, fino alla chiesetta di S. Clemente alla Costa, immersa fra i castagni ed i faggi, con un bel panorama sul paese e sulla valle. La chiesa, che pare risalga ai secoli X e XI, quando lungo le vie si fondavano ospizi per accogliere i viandanti, rimaneggiata nel secolo XVI, é molto semplice e bisognosa di restauri, che forse stanno iniziando. Ha in sé qualcosa di arcano e misterioso. Secondo la leggenda in questo luogo sarebbe esistito un tempio a Saturno che, distrutto da un duca longobardo, avrebbe poi lasciato spazio alla costruzione del primo tempio cristiano di tutta la Valle.
Ho riportato a casa l’impressione, o meglio la convinzione, che Edolo sia un bellissimo paese, un paese vivace, ricco, turisticamente attivo, un paese che con intelligenza sa approfittare del fascino misterioso del suo passato.






Note:
il campanile della chiesa di S. Maria Nascente, spostato dalla sua sede primaria, con i suoi 68 m di altezza è il più alto della Valle Camonica

Da vedere:
gli affreschi di Paolo di Cailina il Giovane all’interno della chiesa di S. Giovanni Battista, le sculture lignee della S. Maria Nascente attribuite al P. Ramus, la chiesa di S. Clemente, casa Zuelli e il paesaggio

Periodo storico:
l’attuale parrocchia è il frutto di una ristrutturazione nel sec. XIV e di vari ampliamenti a partire dal sec. XVII; la chiesa di S. Giovanni Battista del sec. XVI e quella di S. Clemente risale ai sec. X- XI.
Casa Zuelli, in via Cesare Battisti 40, se per l’aspetto può essere fatta risalire al sec. XVI, nella parte bassa sulla strada presenta particolari architettonici più antichi in cui sembra leggibile la data 1350.


Bibliografia
“…Ti racconto un itinerario singolare” Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
COME ARRIVARE