Artogne: La bellezza delle cose più semplici
 
25040   Artogne
 

Località Acquebone

 
Chiesa o luogo sacro

 
A piedi In bicicletta

 
Paesaggistico Storico

 

Riassumo da “Tempo ed arte in Vallecamonica” alcune notizie: le pievi camune del ‘400 rientrano in quel tipo di costruzioni rustiche ad aula unica assai diffuse in Lombardia e sovente impreziosite da pregevoli affreschi.
E’ difficile qualificarle stilisticamente: su una comune matrice lombarda s’innestano vecchi elementi di tradizione gotica e nuovi elementi rinascimentali. Vengono costruite in modo artigianale senza un progetto ben definito e particolareggiato: la pianta a volte irregolare, il tetto a capanna, il campanile, a base quadrata, di chiara impronta romanica. Gli affreschi all’interno, ma spesso anche sulle pareti esterne, sono sempre efficaci, essenziali, diretti al popolo di cui rispecchiano il pensiero e le convinzioni. Sono in genere commissionati dal clero, ma soprattutto dai nobili. Si ottengono, anche negli affreschi più semplici, risultati di poesia, di freschezza, di sincerità e fantasia, qualità essenziali di ogni opera artistica.



Ad Artogne ho trovato, nascosta fra case di contadini, la chiesetta campestre di S. Andrea. Semplici portali resi suggestivi dal rosso della pietra simona; all’esterno, nella parete laterale destra, campeggia, un poco scolorito e bisognoso di cure, un gran S. Cristoforo e accanto un S. Andrea un po’ ridicolo, legato come un salame alla croce piantata in terra con uno dei suoi bracci di legno.
Altre pitture all’interno: una bella Madonna che allatta, affreschi più tardi ma godibili, nella parete di fondo del presbiterio, separato dalla navata da una semplice cancellata in ferro battuto.
Il campanile è cinquecentesco con scannellature eleganti sulle quattro facciate ed una sovrapposta cella campanaria.



In Artogne sono molte e significative le testimonianze dell’epoca della signoria dei Federici, con stemmi, portali, capitelli, fontane che meritano di essere ammirati.





Periodo consigliato: tutto l’anno

Note:
degne di nota anche le altre chiese del comune di Artogne, in particolare la Chiesa di S. Maria ad Elisabeth, comunemente chiamata “La Madonnina” e la Chiesa parrocchiale dei SS. Cornelio e Cipriano famosa per la sua maestosa gradinata che, unica in Valle Camonica, conferisce maggior pregio anche a tutta la piazza antistante.

Da vedere:
l’affresco interno con le Anime Purganti e l’Annunciazione e i due affreschi esterni raffiguranti S. Cristoforo con il Bambino Gesù e il Martirio di S. Andrea.

Periodo storico:
il campanile, i due portali in pietra simona e gli affreschi esterni fanno risalire l’attuale struttura al xv secolo. L’affresco raffigurante il martirio dell’apostolo legato alla croce, datato 29 dicembre 1410, riporta il primitivo stemma della famiglia Federici, mentre la raffigurazione di s. Cristoforo (1505), protettore dei pellegrini, la presenza di una scala esterna e di un loggiato interno (quest’ultimi malauguratamente perduti) confermano il suo utilizzo, in certe epoche, come luogo di sosta e lazzaretto per malati di peste o colera.


Bibliografia
“…Ti racconto un itinerario singolare” Consorzio delle Pro Loco camune-sebine



 
COME ARRIVARE