Lozio: bellezze naturali in Valle
 
25040   Lozio
 

Panorama di Lozio

 
Chiesa o luogo sacro

 
A piedi A cavallo In bicicletta

 
Paesaggistico Storico Architettura rurale

 

Per visitare la Valle di Lozio dovete scegliere una giornata di sole, che possa mettere in risalto la sua bellezza naturale. La Valle incomincia sopra Malegno; dapprima esile e stretta, poi si amplia e si estende per quasi sette chilometri, circondata da magnifiche montagne rocciose: la Concarena, il Pizzo Camino, la Bocchetta, il Mignone ed altre ancora meno conosciute. Se il cielo è terso ed azzurro sembra a portata di mano la chiesetta di Santa Cristina, che si può raggiungere da Sommaprada con una bella passeggiata tra i prati. La tradizione popolare vuole che Santa Cristina fosse sorella di San Fermo di Borno e di San Glisente di Berzo. Essa sarebbe stata rapita da un forza misteriosa sulle rocce di Corna Bocchetta e da qui lasciata cadere in val Bione, ove si fermò a far penitenza fino alla morte. Comunicava con il fratello Glisente ogni sera accendendo un fuoco, segno di vita. S. Glisente dal lato opposto della valle ne accendeva due per significare a Cristina anche la vita di Fermo. (Cronistoria della valle di Lozio del Melotti).


Salendo la valle di Lozio potrete incontrare mucche con i loro pastori e cani dagli occhi azzurri cristallini, pecore che brucano e tanto silenzio intorno, rotto solo dalle voci della natura. Poche macchine percorrono la strada che sale a tornanti fra boschi, prati e rocce corrose. Villa è un grosso paese completamente ristrutturato: gli sono rimasti due portali antichi, entrambi del XVII secolo. La parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo è d’origine trecentesca, ma poi completamente ristrutturata nel seicento. Nella volta vi sono affreschi del Guadagnini. Vi piaceranno l’altare maggiore di marmo finemente intarsiato con un bel tabernacolo a colonnine tortili e statuette di angeli ed il mobile in noce della sagrestia. Io sono rimasta incantata dalle tovaglie ricamate dai raffinati pizzi all’uncinetto, che ricoprono gli altari; si tratta di lavori preziosi e pazienti delle donne del paese. Sulla facciata esterna, in alto, è affrescato un grande occhio, un po’ impressionante: ho avuto l’impressione che l’occhio di Dio non guardasse nel cuore delle persone per giudicarle, ma si godesse il magnifico panorama di monti che gli stava davanti.


In alto, su un dirupo, appaiono i ruderi dell’antico castello dei Nobili, potente famiglia guelfa decimata, per una terribile vendetta, la notte di Natale del 1410, dai ghibellini, capeggiati dai Federici di Mu.
I primi insediamenti in Valle di Lozio non sono medioevali, ma risalenti al periodo romano e di origine militare: ne danno conferma numerose tombe rinvenute un po’ ovunque con evidenti caratteri di romanità e la chiara latinità della terminologia.
La chiesa dei Santi Nazzaro e Celso sorge un po’ isolata sotto Laveno: è in ottima posizione, bella e distinta nelle forme seicentesche. Il paese mi è sembrato un po’ abbandonato, ma ha ancora qualche angolo di caratteristica architettura contadina ed una fontana ottagonale nella piazzetta di S. Marco. La valle di Lozio merita senz’altro una visita soprattutto per la bellezza e la purezza dell’ambiente, ma non andateci da soli perché sarete assaliti dalla malinconia.






Note:
ESCURSIONI (difficoltà media):
Villa - malghe Onder - Colle Mignone - Ossimo;
Villa - malghe Val Burnega - Valli Piane;
Villa - malghe Varicla - rifugio Laeng (m. 1760);
Villa - Lago di Lova;
Sommaprada - monti di Cerveno;
Sommaprada - Bivacco Val Baione;

ITINERARI PER MOUNTAIN BIKE:
Sommaprada - Monti di Cerveno;
Villa - chiesetta S. Cristina;
Sucinva - Malegno, per la vecchia strada;
Villa - Ossimo - Borno (o Annunciata);
Villa - monte Mignone;

SCI ALPINISMO:
Monte Sussino;
Passo Varicla

Da vedere:
nell'altopiano di Lozio si possono vedere alcuni grossi massi che presentano anomale incisioni (per esempio due dischi solari che assomigliano più ad un grande occhio.

Periodo storico:
la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo risale al '300 e fu ristrutturata nel '600


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine


 
COME ARRIVARE