Ono San Pietro: rispetto del passato per valorizzare il presente
 
25050   Ono San Pietro
 

Borgo e chiesa di San Pietro

 
Borgo o centro storico

 
A piedi

 
Paesaggistico Storico Architettura rurale

 

Visto dalla chiesetta sussidiaria di San Pietro in Cricolo, il paese sembra adagiato in una culla verde, abbracciato da montagne rocciose tra le più suggestive della media Vallecamonica. Per gustare a pieno le sue caratteristiche antiche, quando ancora era bambino, devi camminare piano nei vicoli stretti ed ombrosi ai lati della parrocchiale, lungo il percorso del presepio vivente che si rappresenta ogni anno a Natale. Il centro storico ha un chiaro impianto medioevale, con case costruite in grossi massi di pietra locale, a volte ben lavorati e disposti elegantemente negli spigoli, in altri casi più semplici e sovrapposti a secco o uniti da calce fabbricata con i sassi della Concarena. Trovi piccoli cortili, involti, arcate, portali con portoni di legno corroso e misteriosi catenacci in ferro battuto. In un concio murato, accostato a due portali in granito, un’incisione che rappresenta un candelabro, può essere segno di una possibile presenza nel paese di ricchi commercianti ebrei. Ho trovato alcune case antiche ristrutturate con gusto e rispetto per il passato e mi ha fatto molto piacere vedere come persone di buon senso siano capaci di far rivivere e valorizzare quanto i nostri progenitori ci hanno lasciato: il passato conta molto nella nostra Valle, per vivere meglio, conta se viene utilizzato nel presente, come storia e tradizione, come arte ed ambiente.


La chiesa di San Pietro è stata ristrutturata invece con eccessiva disinvoltura, con aggiunte che hanno in un certo modo stravolto le sue caratteristiche originarie, ma è sempre originale e godibile. Il campanile è cinquecentesco, con grossi massi bugnati di granito negli spigoli, anche se sull’architrave della porta leggi la data 1729, probabilmente riferita a lavori di restauro. Dietro, la piccola casa del “rumit”, che trovi molte volte in Valle attaccata alle vecchie chiese, intorno un sagrato verde che invita a guardarsi intorno per ammirare il panorama. L’interno della chiesa è semplice con due pregevoli statuette di San Pietro e Paolo nel pagliotto dell’altare. Vi piaceranno, se sapete godere delle cose semplici, le due panche d’abete e lo scranno nel presbiterio per quel loro gusto quasi contadino. L’altare è coperto da tovaglie minuziosamente ricamate dalle donne del paese, opere d’arte alle quali spesso non si dà l’importanza che meritano. Per lo stesso motivo mi sono tanto piaciute le quattro tele seicentesche, ingenue e schiettamente popolari, che narrano episodi della vita di San Pietro: il poveretto, crocifisso a testa in giù, viene torturato da uno strano personaggio, molto colorato e particolare nei vestimenti, con un gozzo in bella vista sotto il mento. La cosa sembra ridicola, ma in realtà questa malattia tipica di molte regioni montagnose, era molto diffusa in Valle, segno di cattiva nutrizione e di povertà.


All’inizio del paese è stata conservata e ristrutturata una calchera, nella quale, come in molte altre in Ono, Cerveno, Losine e Breno si ricavava, nei secoli scorsi la calce, con un lavoro faticoso e difficile che durava ben sette giorni e sette notti e dava da vivere a parecchie famiglie del paese, che si tramandavano il lavoro di padre in figlio: serviva per fare la malta e per la disinfezione delle cantine e delle stalle e per i parassiti della vite.





Note:
la Concarena è una delle montagne camune, appartenente alle Alpi Orobie, i cui confini si spingono fino al corso del fiume Oglio. Chiunque, risalendo la Vallecamonica, nei pressi di Breno, non può fare a meno di ammirare quell'imponente montagna che, sulla sinistra, si slancia ardita verso il cielo, con i fianchi a picco solcati da scuri canaloni. Risalirne i versanti sarà per certi aspetti come compiere un viaggio nel tempo, nella natura e nella storia, tra rocce, fossili, fiori, cascine, alpeggi e luoghi di sorprendente bellezza, che non risulteranno difficili da scoprire.

Da vedere:
pitture rupestri: nelle vicinanze di Ono S. Pietro si trovano iscrizioni pre-romane o reto-etrusche nelle località Baite di Natù, Baite del Bua e Baite Alte di Plemorti.

Case di via Zeva: questa via del centro storico, conserva alcune case con architetture rurali in pietra e antiporticati e ballatoi in legno

Periodo storico:
S. Pietro in Cricolo è del XV secolo


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine

Caratteristiche percorso: il Rifugio Baita Iseo (m 1335) è situato sul versante nord-orientale della Concarena, sopra l'abitato di Ono San Pietro, in una zona ricca di percorsi e itinerari segnalati, che lo rendono meta escursionistica e luogo da cui addentrarsi nel territorio circostante.
L'ospitale struttura del Rifugio è una tappa del "Sentiero Italia", che si snoda attraverso i più importanti gruppi montuosi della penisola, e della "Alta via delle Orobie Orientali" (segnavia n. 6).



 
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