Ossimo Inferiore e Superiore: molto amore per il passato
 
25050   Ossimo
 

Ossimo visto dall'alto

 
Museo Sito o centro di arti e mestieri

 
A piedi

 
Storico Etnografico

 

Portali d’arenaria grigia, architravati, a pieno centro, di conci ben squadrati, spesso datati, a volte con stemmi gentilizi, particolarmente ricchi nelle chiese, ornano costruzioni antiche sia ad Ossimo Superiore sia ad Ossimo Inferiore, ricordando un passato illustre d’investiture feudali.
L’importanza della zona in epoca preistorica è documentata dai numerosi ritrovamenti di statue-stele, massi istoriati, incisioni, terrecotte, frecce di selce, pietre figurate, nell’accurato lavoro di scavi condotti dal prof. Francesco Fedele sulla collina di Anvoia, dove è stata messa in luce una “area sacra”, centro di cerimonie e di culto d’insospettata estensione, creata e prodotta da genti dell’età del Rame o Calcolitico, 4500 anni fa. Molto materiale importantissimo, ancora da studiare e catalogare, che per ora non ha trovato una collocazione adeguata, si trova in locali delle scuole elementari di Ossimo Inferiore, dove, su richiesta, può essere visionato.



Interessante meta di un itinerario didattico per conoscere e conservare la memoria collettiva delle comunità di Ossimo, Borno, Lozio e di tutta la Valle è il Museo Etnografico di Valcamonica, che ha sede nella vecchia casa parrocchiale in Ossimo Superiore. Gli oggetti esposti in circa venti sezioni testimoniano, raccontano e documentano come vivevano quotidianamente gli abitanti dell’altopiano e delle nostre montagne: sono stati raccolti e valorizzati dalla “Associazione Ossimo Ieri”, che ha condotto l’azione della ricerca e dell’allestimento del Museo con scrupolo, consapevolezza e, ne sono convinta, con grande amore per le cose del passato. Movendoti all’interno del Museo puoi approfondire l’argomento che più ti affascina, scegliendo fra sezioni riguardanti i lavori caratteristici di un tempo, quelli dell’agricoltura, quelli del fabbro, del falegname, del calzolaio, del muratore, del carpentiere e del minatore, della filatura e tessitura, lavori svolti soprattutto da donne operose e capaci. E, ancora, in varie stanze sono allestite la cucina, la camera, la cantina, la casera, la stalla, il portico. Due sezioni riguardano l’arte, una la guerra ed una la scuola ed i giochi e passatempi. Bellissime fotografie ingrandite, datate dai primi anni del ‘900 fino agli anni ‘50, ornano le pareti del Museo: anch’esse scandiscono i momenti più significativi della vita dell’intera comunità.


Molto interessante è la storia, in parte da ricostruire, della casa che ospita il Museo. E’ probabile che essa risalga al XV secolo: forse era una casa torre, perché numerosi sono i frammenti di parete affrescata con decorazioni a graffito e bande di colore, che si trovano nel locale cantina e molte sono gli architravi in pietra datate, con iniziali di casati e stemmi, chiaro indice d’ospiti di origine nobiliare. Nel piano superiore della casa é stata ritrovata una porzione di vecchia chiesa o cappella, risalente sicuramente al ‘400, con pareti recanti tracce di affreschi strappati ed altre pitture intatte perché ricoperte da calce ed inserite in un vecchio muro coperto. Su uno di questi affreschi, che dovranno essere ristrutturati, si trova la data 1509 ed è stato quindi possibile attribuirli alla Scuola del notissimo Giovanni Pietro da Cemmo.
Dopo la visita al Museo, molte persone concludono il loro itinerario visitando il magnifico Convento dell’Annunciata, cui si giunge passando per Ossimo Inferiore.





Periodo di apertura: il Museo è aperto tutto l'anno

Orari apertura: in luglio il Museo è aperto dalle 16 alle 19; in agosto dalle 16 alle 19 e dalle 20 alle 22; su prenotazione

Note:
sito web:
www.vallecamonica.
com/museossimo/

Da vedere:
il telaio da tessitura, il forno per il pane, i rilievi delle statue stele dell'età calcolitica


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine