Pisogne: turismo di qualità
 
25055   Pisogne
 

Il centro storico di Pisogne

 
Chiesa o luogo sacro Borgo o centro storico

 
A piedi In bicicletta

 
Storico

 

Molti possono essere gli itinerari da seguire in Pisogne e nelle sue frazioni, tanto questi luoghi sono ricchi d’opere d’arte, resti storici, soprattutto d’epoca medioevale, e di percorsi naturalistici.
La chiesa di Santa Maria della Neve, interamente affrescata da Girolamo Romanino, intorno al 1534, e definita la “Sistina dei poveri”, è la meta più importante di Pisogne. Il Romanino vi narra la storia di Cristo e rappresenta nella volta Sibille e Profeti, esprimendosi liberamente, senza timore d’imposizioni accademiche o di censure, superando gli schemi della sua epoca. La libertà interpretativa, lasciatagli dai committenti, gli permette di affrescare con immediatezza, drammaticità e tensione emotiva. In tutto il ciclo, ma soprattutto nella grandiosa Crocifissione, che egli colloca sull’ampia controfacciata, la carica espressionista è potente, con un’ impronta popolaresca e rude senza precedenti. La deformazione dei corpi a scopo espressivo accorcia, allunga, contorce le immagini imprimendovi un ritmo concitato; i tratti somatici dei personaggi sono quelli degli abitanti della Valle.



Per calmare le mie emozioni io cammino piano nel vicino parco pubblico, luogo incantato, d’alberi centenari, di rare essenze provenienti da tutto il mondo, di lunghi pergolati di rose e cespugli profumati. E’ una sosta piacevole, prima di visitare il ricchissimo centro storico del paese, degradante verso il lago. Mi limito a darvene alcune impressioni personali, perché sarebbe lunghissimo parlare della storia di Pisogne, dall’epoca romana ad oggi, ricca d’avvenimenti anche cruenti, come il rogo di otto donne condannate per stregoneria nella piazza del paese, segnale di controversie religiose e politiche e di una società in rivolta in epoca cinquecentesca.
Cammino piano sotto antichi portici ad archi, poggianti su pilastri o colonne in pietra di Sarnico, che qui fa da padrona ovunque: nei portali, semplici o ricchi d’ornamenti, nei contorni alle finestre, nelle mensole lavorate che sorreggono panchine o balconi con ringhiere in elegante ferro battuto, con aste adorne di foglie d’acanto. Indugio in vicoli stretti di chiara struttura medioevale, sotto involti bui, che conducono a piccoli spazi aperti con resti antichi; ammiro la medioevale torre del Vescovo nella scenografica piazza del Mercato, fontane e capitelli rinascimentali, eleganti facciate di nobili dimore seicentesche e vorrei entrarvi per ammirarne le sale, gli affreschi, i camini, i loggiati, le corti interne. Ho l’impressione d’essere in corpo e spirito in un altro tempo, in uno spazio remoto. Mi riporta al presente la distesa del lago con quel suo colore argentato che tranquillizza l’anima.



Il restauro della chiesa di Santa Maria in Silvis, classico esempio di “pievi rustiche” lombarde è terminato nel 2007 e la chiesa è visitabile.
Non dimenticate nella frazione di Toline di visitare la chiesa di S. Gregorio d’origine medioevale, com’è l’assetto architettonico del nucleo antico del paesino, con alcune tracce di case torri dell’epoca. Il vigile di Pisogne, che è anche custode di questo piccola perla di lago, vi mostrerà l’elegante altare della Madonna, eseguita con somma grazia da Andrea Fantoni nel settecento. Durante restauri recenti sono stati messi in luce notevoli affreschi con molti simpaticissimi S. Rocco, protettore della peste e pellegrino, databili intorno al 1500, opere della scuola di Pietro da Cemmo.
Il comune mette a disposizione dei turisti una guida facile, comoda e ben fatta per conoscere Pisogne e la sua storia: vi sarà indispensabile.






Note:
da visitare il caratteristico borgo di Toline

Da vedere:
gli affreschi del Romanino in S. Maria della Neve e la chiesa di S. Maria in Silvis


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
COME ARRIVARE