Sellero: tra gli ultimi vigneti della Valle
 
25050   Sellero
 

Un tradizionale cascinale

 
Arte rupestre Castello Borgo o centro storico

 
A piedi

 
Storico Etnografico

 

Conosco Sellero per le incisioni rupestri: infatti, con belle passeggiate tra boschi di castagni, che in luglio sono in piena fioritura, puoi raggiungere la località di Carpene, Pradel, Pla d’Ort ed altre ancora, con incisioni dell’età del ferro, tra cui spiccano numerose figure di “Rosa camuna” e di guerrieri. Molto importante ed enigmatica una grande figura femminile idoliforme del tardo neolitico, intorno al 3500 a.C.
Oggi invece ho visitato le sue chiese, camminando per stradine antiche, sempre piene di mistero. Ho faticato per ottenere la chiave di S. Desiderio, antica parrocchiale, posta a lato del paese, dominante sulla valle, con il solito incantevole sagrato, il cimiterino raccolto ed una torre campanaria del sec. XVI in pietra a vista. Ma poi ho avuto il piacere di essere accompagnata da due cordialissime signore, che ancora una volta mi hanno insegnato la saggezza degli anni e la serenità di chi ha ben vissuto.
All’interno una bella soasa dorata, ornata di angioletti e santi, racchiude una pala raffigurante la SS. Trinità. La soasa è attribuita alla scuola dei Ramus: gli angeli scolpiti mi sembrano un po’ statici, ma hanno le guance colorate di rosso come quelle dei bambini che giocano d’inverno per le stradine dei paesi di montagna. Tra gli affreschi alle pareti mi ha colpito un’Ultima Cena, molto semplice ma ricca di particolari nella mensa come quella della chiesa di S. Lorenzo a Berzo Inferiore e una Madonna in trono che il Canevali attribuisce alla scuola del Da Cemmo.



Tornando verso la parrocchiale di Santa Maria Assunta si può notare una bella casa signorile, dipinta di rosa con riquadri ricamati, penso dei primi anni del novecento. Canevali dice che in questa abitazione si trovano conservati tre interessanti quadretti lavorati in cuoio tra il sedicesimo ed il diciassettesimo secolo.
Ho bevuto alla fontana, costruita con grossi pezzi di arenaria grigia e rossa, lastricata a riquadri più chiari sul fondo, con il solito fascino delle fontane di paese ed ho ascoltato per poco lo scorrere dell’acqua veloce come lo scorrere del tempo, misterioso come la vita che passa. La chiesa ha bei mobili nella sagrestia, splendido coro e pulpito, opera dell’intagliatore Pietroboni di Vione. Colpisce decisamente per la sua raffinatezza l’altare maggiore settecentesco in elegante pietra occhialina, diaspro di Sicilia, marmo verde e giallo di Verona; come sarà arrivato fin quassù?



Paese tranquillo, Sellero, con la vite che si arrampica sui balconi, ornando le case, paese con un’etimologia dolce da “cellulae”, che in latino significa”deposito di frutti campestri”.




Periodo di apertura: il Parco è aperto tutto l'anno

Orari apertura: l'accesso al parco è libero

Note:
da vedere la grande roccia di Carpene con oltre 700 istoriazioni e l'incisione del "grande idolo"

Da vedere:
Il Parco Comunale di Sellero, suddiviso in quattro zone, ognuna con un proprio itinerario e con sentieri segnalati che vi accompagneranno alla scoperta delle le rocce incise.

Periodo storico:
incisioni dell’età del ferro


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
COME ARRIVARE