Temù: angolo di sole e splendide montagne
 
25050   Temù
 

Particolari

 
Chiesa o luogo sacro Borgo o centro storico

 
A piedi

 
Paesaggistico Etnografico Architettura rurale

 

Posto in una conca di prati, di fronte alla Val d’Avio, Temù lascia subito stupiti per la bellezza dei suoi panorami: i boschi di conifere del monte Calvo, le cime innevate del gruppo dell’Adamello, crinali e rocce a perdita d’occhio. Lo sguardo vaga sereno fra il verde e davvero ti senti parte della natura e del silenzio.
La visita al Museo della guerra bianca sull’Adamello (www.museoguerrabianca.it) è d’obbligo per rivivere e non dimenticare quella drammatica pagina di storia che ha avuto come protagonisti gli abitanti delle nostre valli. Il museo vuole mostrare ai visitatori gli aspetti degli anni della prima guerra mondiale, combattuta ad oltre 3000 metri d’altitudine, attraverso le immagini e gli oggetti in esso custoditi con estrema cura, perché possano rimanere a perenne monito di pace. Il materiale, quasi interamente recuperato sui ghiacciai dell’Adamello in molti anni di ricerche, è vario ed interessante: mitragliatrici, proiettili di ogni tipo, sia italiani che austriaci, bombe a mano e fucili e poi oggetti personali degli alpini, slitte da trasporto, attrezzature alpinistiche, vestiti. Sulle pareti sono esposti pannelli con bellissime, a volte drammatiche fotografie scattate al fronte. Durante l’estate vengono allestite interessanti mostre, rassegne e raduni riguardanti i temi del museo.



Il campanile della parrocchiale di S. Bartolomeo, con merlature ghibelline, ingentilito da bifore in marmo di Vezza, si staglia contro l’azzurro del cielo ed il bianco della neve sui monti, ricorda le abili maestranze camune che l’hanno costruito tagliandone a fatica le pietre. La chiesa ha su di un lato un bel portichetto con volte a crociera, sostenuto da colonne ottagonali di granito come le panche su cui ci si può sedere a godersi le ultime, fresche ore del giorno. L’interno è ricco di ottime opere di pittura e scultura lignea settecentesca, come al solito ridondante di colonne tortili, angeli e santi dorati, decorazioni colorate. Un piccolo gioiello è il paliotto, attribuito alla bottega dello Zotti, raffigurante la Natività: i personaggi attorno hanno i visi della gente del luogo, San Giuseppe appare assorto come se stesse meditando, Maria, in un ampio, avvolgente abito di ricco modellato, regge con le mani il velo che copre il Bambino Gesù, curioso il bue mette avanti la testa, aprendosi un varco verso la culla, l’aria circola, lo spazio è reso con larga prospettiva. (Vezzoli)


Nella piccola frazione di Lecanù ho visto alcune costruzioni contadine caratteristiche attorno alla chiesa dei santi Martiri, qualche bel balcone in legno intagliato, finestre quadrate circondate di granito.
Anche la frazione di Villa Dalegno è un paese in ottima posizione panoramica: è avvolto da montagne e da un silenzio così intenso che senti i passi risuonare sul selciato; diventa vivo e popolato d’estate quando numerosi sono i villeggianti ed i turisti che lo visitano. Merita senz’altro una visita accurata la chiesa barocca con un bel portale in marmo bianco ed un portone in legno ben decorato ad intaglio. Ancora, all’interno, una Natività lignea, simile a quella di Temù, ma con lo sfondo più ricco di edifici dalle forme svariate.
Dietro la chiesa ci sono delle panchine: sedetevi a riposare, a respirare aria fine e rivitalizzante, ad ammirare le montagne, a chiacchierare del più e del meno.






Da vedere:
Museo della guerra bianca in Adamello e nella parrocchia di S. Bartolomeo l'altare maggiore, il tabernacolo e soasa dello Zotti, i paliotti degli altari laterali del Piccini.

Periodo storico:
S. Bartolomeo: XVII Secolo (ristrutturata nel XIX Secolo)


Bibliografia
"... Ti racconto un itinerario singolare" Consorzio delle Pro Loco camuno-sebine



 
COME ARRIVARE